
Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Il Patriarca Kirill: il nostro gregge si trova sia in Russia che in Ucraina; preghiamo con fervore per la restaurazione della pace

Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Rus’, nel corso del suo discorso nel Consiglio della Federazione dell’Assemblea Federale della Federazione Russa il 17 maggio 2022 nell'ambito dei X incontri parlamentari, ha ricordato l’unità spirituale dei popoli della Russia e dell’Ucraina.
“Il nostro gregge si trova sia in Russia che in Ucraina e preghiamo con fervore per la restaurazione della pace, perché il Signore possa rovesciare i disegni della forza estera maligna, la quale alimenta l’odio”, ha detto il Primate della Chiesa ortodossa russa, rivolgendosi ai presenti.
“Non posso non dire che lo scisma dell’Ortodossia ucraina è ancora un anello di questa viziosa catena di divisioni. Le azioni del Patriarcato di Costantinopoli che ha legalizzato lo scisma sono paragonabili all’uniatismo. L’ultima meta di questo progetto consiste nel riorientamento della Chiesa ortodossa russa sì che essa non possa più servire l’unità dei popoli fraterni russo e ucraino”, ha continuato Sua Santità.
“Lo scopo politico della creazione di tutte queste autocefalie, tutte queste strutture scismatiche è indebolire l’influenza della Chiesa ortodossa, dell’unica Chiesa ortodossa della Rus’, dell’Ucraina e della Bielorussia, adoperando dei cliché ideologici per infiammare ostilità e creare nuovi miti che alienerebbero un popolo dall’altro”, ha sottolineato Sua Santità il Patriarca Kirill.
Il Primate della Chiesa ortodossa russa ha chiamato le parti del conflitto in Ucraina a fare tutto il possibile per evitare vittime fra i civili, informa il sito patriarchia.ru col riferimento al Dipartimento sinodale per le relazioni della Chiesa con la società e i mass media.
“Sì, in effetti gli scontri militari hanno accompagnato tutta la storia dell’umanità dopo il peccato originale. Come una delle tristi manifestazioni della peccaminosità, gli scontri militari con ogni probabilità accompagneranno la storia umana anche nel futuro. Tuttavia, persino nella situazione dei conflitti armati l’uomo può e deve mantenere la sua dignità e prendersi cura della dignità altrui, ha detto Sua Santità il Patriarca.
“L’esclusione dei metodi di guerra proibiti, la protezione della popolazione civile, il rispetto del diritto umanitario internazionale, il rispetto per i prigionieri e i feriti – ecco ciò che io come Patriarca di tutta la Rus’ chiedo dalle parti del conflitto e prego di fare tutto il possibile per evitare vittime fra i civili”, ha concluso il Primate della Chiesa russa.
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