Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca
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Il metropolita Hilarion ha informato quali documenti saranno considerati al Concilio dei vescovi
Alla plenaria del Consiglio interconciliare della Chiesa ortodossa russa, che ha avuto luogo alla fine di maggio, sono stati approvati i progetti dei tre documenti in cui viene presentata la posizione della Chiesa riguardo alcune questioni attuali della vita contemporanea. I documenti saranno discussi al Concilio dei vescovi, il quale sarà convocato alla fine di novembre del 2021. Il metropolita Hilarion di Volokolamsk ha raccontato nel programma televisivo “La Chiesa e il mondo” quali temi sono trattati nei progetti preparati e quale è il meccanismo della loro elaborazione.
“Il Consiglio interconciliare è un forum ecclesiastico-sociale cui i vescovi, sacerdoti, monaci e laici partecipano alla pari. In generale, sono circa 200 persone, ciascuna delle quali ha un voto. Il Consiglio interconciliare è stato istituito per preparare i progetti di documenti per i Concili dei vescovi”, ha ricordato il metropolita. Egli ha constatato che i documenti preparati dal Consiglio interconciliare avranno lo status ufficiale, se il Concilio li approva.
Uno dei temi difficili per la società d’oggi viene trattato nel progetto del documento “Sull’inviolabilità della vita umana dal momento del concepimento”, il quale è stato elaborato nella Commissione per la teologia e l’istruzione teologica del Consiglio interconciliare. Come presidente di questa Commissione il metropolita Hilarion ha sottolineato che il documento continua la discussione sollevata nei “Principi della dottrina sociale della Chiesa ortodossa russa” ed è finalizzato alla difesa della vita umana dal momento del concepimento. “In questo documento diciamo che la vita umana ha valore non solo quando una persona umana viene al mondo, ma anche prima, che non solo i bambini nati hanno bisogno della protezione legale, ma pure quelli che si trovano ancora nel grembo materno”, ha raccontato Sua Eminenza.
Un altro documento importante che è stato discusso alla plenaria del Consiglio interconciliare concerne la benedizione ai cristiani ortodossi per l’esecuzione del dovere militare. “Questo documento è nato nel contesto della discussione ecclesiale riguardo la possibilità di benedire armi militari”, ha spiegato il metropolita. “Per esempio, potrebbe un sacerdote venire a una base nucleare e benedire una bomba atomica? Le questioni del genere sono state sollevate all’interno della Chiesa e questo documento cerca di risponderle”. Presentando l’idea principale del documento elaborato, il metropolita Hilarion ha sottolineato: “Non benediciamo le armi di distruzione di massa e non benediciamo armi come strumento di omicidio. Però la Chiesa benedice i soldati per imprese militari, li benedice con armi che portano. Non per caso persino sulle icone vengono raffigurati i martiri-militi con armi come, per esempio, santo megalomartire Giorgio il Vincitore con una lancia oppure alcuni santi principi raffigurati con spade”.
Nel documento “Sul lavoro secolare dei chierici” viene considerata la questione: quali professioni sono compatibili con il ministero sacerdotale. “Sappiamo che in Russia, per esempio, la maggioranza dei sacerdoti riceve lo stipendio dalle parrocchie e non fà un lavoro secolare, ma all’estero, anche nei paesi, dove ho fatto il servizio pastorale: in Austria, Ungheria, Gran Bretagna; Belgio, molti nostri sacerdoti sono costretti a fare un lavoro secolare”; ha spiegato il metropolita Hilarion di Volokolamsk. “Questo documento cerca di specificare quali tipi di attività secolare sono compatibili con il ministero sacerdotale e quali non lo sono”.
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